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Giochi di ruolo: il sessuologo


26.06.2023 |
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"Cosa ho imparato da Alberto e Monica? Che la sensualità fa parte dello spirito e c’entra poco con il proprio aspetto estetico..."
Il gioco di ruolo è una variate molto intrigante dell’incontro organizzato con una coppia. Ci si inventa una situazione e dei personaggi e si interpretano durante l’incontro cercando di tenere il gioco il più a lungo possibile. Di idee ne ho avute diverse, questa però è la meglio riuscita, anche perché la coppia coinvolta era particolare e dall’incontro ne ho tratto una vera lezione sull’intimità di coppia e il coraggio di giocare.Il gioco di ruolo proposto è il seguente: io vesto i panni di un sessuologo e loro della coppia che gli si rivolge perchè sta vivendo un momento di scarso desiderio sessuale. Alberto e Monica hanno risposto ad un annuncio sul solito sito in cui accennavo al gioco di ruolo. Ci siamo poi sentiti al telefono per una prima conoscenza e per metterci d’accordo sui ruoli. L’idea dell’incontro con il sessuologo a loro è piaciuta tanto. Mi hanno però avvisato di una cosa: la lei è, si dice in gergo BBW, cioè sovrappeso. Ho spiegato che per me non era affatto un problema dal momento che io cerco intrigo e sensualità che prescindono dall’aspetto fisico. Appuntamento alle 19 a casa mia. Preparo la stanza per rendere il gioco il più credibile possibile. Metto una poltrona di fronte al divano in maniera da far accomodare loro ed io frontalmente. Preparo le luci in maniera che ci sia un’atmosfera soft, ma non buia e sistemo un tavolino accanto alla poltrona con un blocco notes una penna ed un orologio. Mi vesto in maniera sobria con una camicia e un maglioncino. Giacca e cravatta mi sembrava troppo.
Arrivano puntuali. Li faccio accomodare un attimo nell’ingresso…come se fosse una sala d’attesa.
Lei è bruna sui quarant’anni, effettivamente sovrappeso, abbondante in tutto ma non di viso. Anzi il viso è molto carino ed ha un bellissimo sorriso. Veste tutta di nero con una gonna al ginocchio, tacchi e calze nere. Lui deve essere verso i cinquanta. Un tipo normale, fisico asciutto con un po’ di pancetta, poco più alto di lei. Ad entrambi do del lei.
Dopo averli fatti attendere un paio di minuti li faccio accomodare in salotto, sul divano appunto, ed io vado verso la poltrona. Si tolgono entrambi le giacche e le posano su un’altra poltrona poco distante. Nel sedersi riesco ad intravvedere che lei indossa calze autoreggenti; una buona premessa.
Ogni tanto ci scappa qualche sorriso che ci ricorda che stiamo facendo un gioco ed interpretando al meglio dei personaggi per creare una situazione piccante.
Entro in scena e chiedo subito ad entrambi come mai hanno deciso di rivolgersi ad un sessuologo.
Lei è più disinibita e si butta nel raccontare…a lui le parole vanno un po’ tirate con le pinze; non si è ancora rilassato.
Lei racconta che non si sente più desiderata come un tempo e che quei pochi momenti intimi che hanno sono tutti finalizzati all’orgasmo di lui e che non si adopera in alcun modo per soddisfarla. Lui racconta che non è proprio vero, ma che sta attraversando un momento critico ha molti pensieri e non riesce a dedicarsi al sesso come vorrebbe. Lui dice di desiderarla come sempre.
Comincio ad essere più incisivo: chiedo a lui qualche fantasia che ha come protagonista la moglie. Lui racconta di lei che lo provoca mostrandosi davanti ad un altro uomo, eccitandolo. Lei prende la palla al balzo e tira su la gonna quel tanto da mostrare la linea delle autoreggenti. Faccio la stessa domanda a lei. Lei racconta di situazioni in cui il marito prende l’iniziativa e le sbatte il membro in faccia costringendola a soddisfarlo. Ma non di sera a letto…durante il giorno all’improvviso, anche in posti inconsueti.
Questo per esempio, intervengo io, è un posto inconsueto…coraggio Alberto prova a realizzare la fantasia di Monica.
Alberto si alza e si apre la patta e le si avvicina al viso. lei lo prende con una mano e comincia a tirarglielo. Il membro gli diventa subito grosso e da quel che vedo è molto ben messo sia in lunghezza che circonferenza.
Lei si sbottona il maglioncino nero e mostra un reggiseno di pizzo nero, una quarta abbondante ma tirata su, non cadente. dalle trasparenze intravvedo dei capezzoli grossi e duri. Bene dico…mi pare che entrambi stiate realizzando le rispettive fantasie. come vi sentite? Ormai sono in pieno gioco e rispondono a stento. cerco di andare avanti nel gioco. Mi siedo accanto a lei che lo sta succhiando. Chiedo: ‘Alberto le piace come Monica glielo prende in bocca?’ Si, risponde lui. Ma potrebbe piacerle di più insisto io…la guidi. Lui le prende la testa e la tiene ferma e comincia a penetrarle la bocca come se scopasse. Poi lo tira fuori lo prende in mano lo schiaccia verso la pancia e le preme il viso sui testicoli dicendo ‘Leccameli’. Lei esegue. Poi le prende la mano e se la mette sul membro ordinando ancora: ‘Segami mentre lecchi’. Io sono praticamente con il viso accanto a quello di lei: le sussurro: ‘Monica le piace se nel frattempo le vengono stimolati i capezzoli’. Lei geme annuendo. Allungo la mano le sgancio il reggiseno e metto la punta del capezzolo tra pollice, indice e medio e comincio a ruotare delicatamente come se fosse la manopola di una radio. Visto da vicino il membro di lui è decisamente importante. Deve arrivare attorno ai 20 cm ma soprattutto è grosso in circonferenza. Ne vedo le vene che pulsano nella mano di Monica che continua a leccargli i testicoli.
Calo la mano sull’intimo di Monica e trovo uno slip bagnato, il gioco sta funzionando.
Alberto, dico, è il momento di farla tua. Lui obbedisce. si inginocchia le sfila gli slip le solleva la gonna attorno alla vita e la penetra con forza. Monica ha un sussulto.
Io continuo con il solleticarle un capezzolo, mentre le succhio l’altro. Lei mi cala una mano sulla patta e mi accarezza. Mi sbottono e glielo metto in mano.
Mentre Alberto la penetra Monica lascia il mio piacere e con le dita comincia a sollecitarsi il clitoride.
Aspetti le dico…ci penso io. Calo la testa e vado dritto con la lingua sul suo clitoride. Ho il membro di Alberto che mi urta sulla guancia ogni penetrazione che fa, ma proseguo. Monica geme. Alberto poco dopo gode e le viene dentro.
A questo punto dico, caro Alberto, lei dovrebbe dedicarsi a Monica. Le faccio vedere come stimolarla nel modo giusto. Lui si siede accanto alla moglie e guarda interessato. La deve penetrare con indice e medio rimanendo poggiato alla parete interna della vagina, dove sente un rigonfiamento su cui deve fare anche una pressione. Con l’altra mano o con la lingua si dedica in contemporanea al clitoride. Le piace Monica, chiedo? Si molto risponde lei.
Sfilo la mano e invito Alberto a fare da solo. Lui esegue. Monica intanto con la mano cerca di nuovo il mio membro e dice ‘fammelo succhiare’.
Mi metto in ginocchio sul divano e le penetro le labbra. Alberto sembra aver capito il movimento della mano e si dedica con la lingua al clitoride.
Dopo qualche minuto la respirazione di Monica aumenta e comincia a contrarsi sul divano, sta per venirgli in bocca. Lui insiste e lei gode. Finito di gemere si toglie il mio membro dalla bocca ed ordina ‘Spruzzami sulle tette’ continuando a masturbarmi. Alberto che le siede accanto le poggia il mento su una spalla: sono guancia a guancia a guardare la punta del mio membro, in trepidante attesa. Non mi dilungo e le vengo tra i due seni.
il gioco possiamo dire che sia terminato.
Ci rilassiamo tutti sul divano debuttando con una bella risata. Facciamo qualche commento e beviamo qualcosa. Finalmente fuori dai panni del gioco di ruolo siamo tutti rilassati e confidenziali. Dopo poco vanno via.
Cosa ho imparato da Alberto e Monica? Che la sensualità fa parte dello spirito e c’entra poco con il proprio aspetto estetico. Monica malgrado i suoi chili in più li viveva con grande disinvoltura ed è stata molto eccitante e sensuale nel modo di porsi e nel modo di fare. Ma la cosa che mi ha colpito di più è stato la maniera di guardarla di Alberto. Non era solo uno sguardo innamorato ma a dir poco estasiato, attento ad ogni suo gesto e ogni sua espressione. La guardava seminuda come non l’avesse mai vista, con trepidazione, passione e desiderio. Ed è forse proprio in quello sguardo che Monica trova tutto il coraggio di esporsi e mettersi in gioco senza inibizioni per il piacere di entrambi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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